C'è un legame tra la frequenza di punture di zanzara e l'atopia? Pare proprio di sì...
Ma prima di approfondire è bene capire cos'è il microbioma (o microbiota) cutaneo e quale è l'importante ruolo che gioca in tutto questo.
Il microbioma (o microbiota) cutaneo
Sulla nostra pelle vivono in simbiosi miliardi di batteri, aracnidi, funghi e virus. Essi vi albergano svolgendo un importante ruolo di protezione e di stimolo alla rigenerazione della cute. In condizioni fisiologiche ottimali, la convivenza è di mutuo vantaggio poiché si nutrono del materiale organico che gli forniamo restituendoci protezione da allergeni, irritanti e microrganismi estranei ed un grande stimolo al rinnovamento delle cellule cutanee. Cioè non solo ci proteggono dagli stimoli esterni ma rendono al contempo la rigenerazione della pelle più veloce ed efficace.
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Cosa accade nella pelle atopica?
Nella pelle atopica il microbioma (o microbiota) cutaneo entra facilmente in disbiosi. Cioè a causa della barriera cutanea degradata, penetrano e proliferano specie microbiche normalmente assenti o poco presenti, come ad esempio lo Staphilococcus aureus, che determinano un allontanamento del microbioma dalla sua composizione microbica ottimale.
Ciò produce due effetti: il primo è una maggiore suscettibilità agli stimoli esterni di qualsiasi tipo (irritanti, allergeni, germi estranei, temperature fredde o calde, umidità, ecc.) dovuto al persistente stato infiammatorio che la proliferazione dei microbi estranei causa ed il secondo è una maggior incidenza delle infezioni cutanee. I microbi estranei inoltre contribuiscono in modo importante a degradare la barriera cutanea innescando un circolo vizioso dal quale è difficile uscirne.
Ma cosa c'entra tutto ciò con le zanzare?
Sembra che la presenza, soprattutto nelle fasi acute, di microbi estranei (o transitori), primo fra tutti lo Staphilococcus aureus, inneschi processi fermentativi che portano questi ultimi a produrre metaboliti che attraggono le zanzare.
Il microbioma cutaneo è infatti il principale responsabile dell'odore che ciascuno di noi emana ed è stato dimostrato che individui che hanno una disbiosi microbica cutanea, ed in particolare in chi abbonda sulla pelle in Staphilococcus spp., attraggono con maggior facilità le zanzare rispetto a chi ha una pelle sana (vedi Immunological Aspects of the Immune Response Induced by Mosquito Allergens - José Fernando Cantillo, Enrique Fernández-Caldas, Leonardo Puerta).
Tutti i microrganismi per vivere si nutrono di qualcosa che, attraverso il loro metabolismo, trasformano in qualcosa d'altro, ad esempio gli zuccheri in anidride carbonica ed acqua da parte dei lieviti nel ben noto processo di lievitazione del pane. Non fanno eccezione i microrganismi che ospitiamo sulla nostra pelle. Ma le specie presenti nell'atopico sembra generino dei metaboliti intermedi che attraggono le zanzare più che la pelle sana.
Cosa fare? La risposta è tanto semplice quanto difficile da praticare.
L'innesco nell'atopico del dismicrobismo cutaneo è generato da un difetto di barriera che la rende permeabile e soprattutto incapace di trattenere l'acqua e quindi sempre secca. Per evitare le punture delle zanzare e soprattutto il prurito e le infezioni cutanee è indispensabile mantenere la cute sempre il più idratata possibile.
Ciò non è facile. Esistono diversi strumenti per farlo ai quali è stato dedicato il post seguente - CLICCA QUI.
Risulta certamente utile un repellente per zanzare che sia quanto più delicato possibile e soprattutto privo di allergeni.
Ed evitare per quanto possibile le situazioni a rischio poiché la pelle dell'atopico è maggiormente soggetta a reazioni allergiche anche importanti.
Non di rado, soprattutto nelle fasi acute, punture di zanzare hanno generato reazioni anafilattiche.
Pertanto, utilizzate un buon repellente e soprattutto state alla larga dalle zanzare!
Bibliografia
Verhulst NO. Composition of human skin microbiota
affects attractiveness to malaria mosquitoes. Plos
One 2011;6(12):e28991.
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