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Come prendersi cura delle proprie mani

Aggiornamento: 6 apr 2021



Le mani sono il distretto del nostro corpo più esposto all'ambiente esterno. Viene da sé che l'azione di detergenti aggressivi, allergeni, caldo o freddo eccessivo ed altro ancora, determinino l'insorgenza delle dermatiti irritative, allergiche oppure degli eczemi (dermatiti atopiche). Ciò accade ancor più facilmente per chi ha una pelle particolarmente sensibile. Ma cosa fare per prevenirle e, qualora compaiano, per curarle?

Come prevenire le dermatiti

La prevenzione è semplice e consiste nell'utilizzo quotidiano di un detergente delicato e nell'applicare, dopo ogni detersione, una crema idratante di buona qualità, evitando quanto più possibile i gel con base alcolica e contenenti clorexidina, che è fra le sostanze che, con maggior frequenza, generano reazioni allergiche. Il detergente delicato rimuove lo sporco rispettando la fisiologia della barriera cutanea, che è la parte della pelle a contatto con l'ambiente esterno, mentre la crema idratante idrata la barriera cutanea e le fornisce le sostanze nutrienti che la rigenerano. In tal modo, si preserva l'integrità e la fisiologia della pelle prevenendo l'insorgenza delle dermatiti. Qualora la pelle sia particolarmente sensibile, è inoltre importante proteggerla con dei guanti che limitino l'azione dei fattori ambientali e al contempo mantengano la pelle idratata e prevengano la sudorazione, che è un cofattore importante dell'infiammazione.

Purtroppo, contrariamente a quanto si pensa, il cotone non è un tessuto adatto poiché è costituito da fibre che tendono a sfregare la pelle peggiorandone l'infiammazione.

La seta, da questo punto di vista, è migliore perché garantisce un comfort elevato, ma non riesce a mantenere in modo efficace la pelle idratata e a prevenire la sudorazione, perché è un tessuto incapace di scambiare adeguate quantità di acqua. Il miglior tessuto per mantenere la corretta idratazione cutanea è la viscosa. E' estremamente confortevole, tanto da poter essere indossata continuativamente per ore, e soprattutto è in grado di scambiare grandi quantità di acqua. E' come mettere a contatto della pelle una spugna in grado di recuperare dall'ambiente umidità che poi cede alla pelle quando quest'ultima è secca e al tempo stesso in grado di prevenire la sudorazione che rappresenta un importante innesco dell'infiammazione.

Inoltre, è un tessuto ecologico, poiché si ottiene dal legno ed è completamente biodegradabile.

Esistono poi dei tessuti innovativi, come il Crabyon®, che alla viscosa aggiungono attivi anti-microbici che impediscono la colonizzazione del tessuto stesso da parte dei germi patogeni, abbondanti sulla pelle con dermatite e fra i maggiori responsabili dell'infiammazione. Non così cotone e seta che, a contatto con la pelle, si imbibiscono di germi restituendoli progressivamente e determinando così una presenza sulla pelle costante che rappresenta un cofattore importante nel peggioramento dell'infiammazione e un potenziale innesco di infezioni cutanee.

Come curare le dermatiti

Oltre a seguire scrupolosamente le indicazioni del medico, in presenza di dermatite è

importante utilizzare una crema idratante adeguata, un detergente delicato e soprattutto dei guanti protettivi realizzati con un tessuto adatto. Uno studio in doppio cieco di confronto tra guanti in cotone e in Crabyon® realizzato dalla dermatologia del Policlinico di Milano(*) ha dimostrato che i guanti in Crabyon® sono in grado, in pazienti con dermatiti da contatto in trattamento col cortisone topico, di indurre una guarigione più rapida. I guanti, se realizzati con un tessuto adeguato, fanno quindi la differenza sia nella prevenzione sia nel trattamento delle dermatiti, proteggendo la pelle e garantendone, in caso di dermatite, una guarigione più rapida ed efficace.

(*) Studio comparativo in doppio cieco dell’efficacia dei guanti dermatologici in Crabyon su pazienti affetti da dermatiti infiammatorie delle mani - Paolo Pigatto & Veronica Affaticati - Istituto di Scienze Dermatologiche FRCCS Ospedale Policlinico & Università degli Studi di Milano


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