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DERMATITE DA CONTATTO

Cos'è e come si cura?

La dermatite da contatto è un’infiammazione della pelle causata dall’interazione con sostanze estranee. È piuttosto frequente poiché le sostanze coinvolte, molte di uso comune, sono diverse migliaia come ad esempio i prodotti per la pulizia della casa, bigiotteria, farmaci per uso topico, tessuti, dermocosmetici e così via.    

Essa si può distinguere in dermatite da contatto irritativa ed allergica.

La prima, molto più frequente, è causata da una sostanza in grado di alterare l’equilibrio fisiologico della cute o addirittura determinarne un danno tissutale. La risposta infiammatoria non è dovuta alla sostanza di per sé, piuttosto all’azione dannosa della stessa nei confronti della pelle. Ad esempio, il contatto con sostanze alcaline come l’ammoniaca e la soda, determinano un repentino cambiamento del pH fisiologico della pelle. Quest’ultima reagisce attivando l’infiammazione che è nel nostro corpo il più importante campanello di allarme.

Young woman scratching the itch on her h

L’allergica è invece allergene-specifica, ovvero il nostro sistema immunitario riconosce come nociva una sostanza che in realtà non lo è. In tal caso è coinvolta una vera e propria risposta immunologica. Molto frequente ad esempio è la dermatite allergica da nichel e cobalto che sono due metalli diffusi nelle leghe, soprattutto quelle utilizzate nella bigiotteria e negli accessori per l’abbigliamento.

Quando la causa della dermatite è facilmente individuabile ed i sintomi sono lievi e circoscritti, è di solito sufficiente trattare l’irritazione con un cortisonico locale ed evitare ulteriori contatti con la sostanza o le sostanze responsabili.

Purtroppo, spesso non è così. O meglio, capita che le sostanze responsabili siano diverse e non tutte facilmente individuabili. Inoltre, la dermatite da contatto potrebbe essere la conseguenza di una pelle particolarmente sensibile a causa della concomitanza con altri fattori, come ad esempio la dermatite atopica. Quest’ultima fa sì che la barriera lipidica cutanea, che è la prima linea di difesa della pelle, sia particolarmente sottile e destrutturata. Ciò rende la pelle vulnerabile ai fattori esterni e quindi la predispone alla dermatite da contatto.

Ancor di più, potreste non avere una dermatite da contatto. I sintomi di quest’ultima sono comuni a molte altre dermatiti, alcune delle quali richiedono terapie anche molto diverse.

È per questo che, quando il problema persiste, è opportuno rivolgersi ad uno specialista, allergologo o dermatologo che sia.

Nel frattempo, continuando la lettura avrete la possibilità di approfondire l’argomento per capirne di più ed esser così più efficaci nel supportare lo specialista nella diagnosi.

Indipendentemente però dacché abbiate una dermatite da contatto, prestate sempre la massima attenzione alla cura della vostra pelle poiché è la prima e più importante difesa verso l’esterno.

Non utilizzate prodotti di scarsa qualità ma preferite dermocosmetici studiati per pelli sensibili, possibilmente privi di allergeni e profumo. Scegliete inoltre detergenti delicati che alterino il meno possibile l’equilibrio cutaneo.

La vostra pelle ve ne sarà estremamente grata.

Dermatite allergica da contatto

 

La dermatite allergica da contatto è una malattia infiammatoria della pelle scatenata dal contatto con una o più sostanze estranee alle quali, spesso inconsapevolmente, siamo allergici.

Ciò accade perché, a causa di una predisposizione genetica e di fattori ambientali che la esprimono, il nostro sistema immunitario riconosce come pericolose sostanze che in realtà non lo sono.

Le sostanze che possono causare dermatite allergica da contatto sono diverse migliaia. Tra queste i metalli, soprattutto nichel e cobalto, i conservanti presenti nei cosmetici o nei medicinali da applicare sulla pelle, forfora di animali, tinture dei tessuti e delle calzature, gomma, prodotti per la pulizia della casa e tantissime altre sostanze.

Gli acari della polvere meritano una menzione speciale poiché, oltre a produrre grandi quantità di allergeni, producono sostanze proteolitiche, in grado cioè di distruggere le proteine, capaci didi deteriorare la barriera lipidica cutanea superficiale che è la prima linea di difesa della pelle contro l’ingresso di sostanze estranee. È pertanto importante, sia che siate allergici sia che non lo siate, insaccare materassi e cuscini con coprimaterassi e federe antiacaro certificate. Considerando quanto tempo durante la notte passate a contatto col materasso e cuscino, è possibile in tal modo evitare che gli allergeni e i proteoliti prodotti dall’acaro in gran quantità attacchino la vostra pelle ed evitare quindi che, oltre a manifestare reazioni allergiche, la barriera cutanea divenga più sottile predisponendovi ad irritazioni o addirittura alla comparsa di nuove allergie. 

Cause frequenti di dermatite allergica da contatto

  • Acari della polvere

  • Sostanze di scarto dell’attività degli acari

  • Cosmetici, profumi e detersivi

  • Vaselina (pomate e unguenti), parabeni (conservanti), parafenilendiamina base libera in tinture per capelli (colorante) ed altri composti presenti nei prodotti per l'igiene personale e della casa

  • Sostanze chimiche usate nell'industria tessile o calzaturiera, nell'edilizia ed in altri prodotti industriali

  • Molte sostanze, come resine epossidiche, fibre tessili naturali e sintetiche, coloranti, apprettanti, additivi della gomma, cuoio e relativi collanti, pesticidi e formaldeide nelle materie plastiche e negli adesivi.

  • Composti metallici, cromo, cobalto, mercurio e nichel 

 

  • Esposizione professionale a vari materiali (es. potassio bicromato comunemente usato in edilizia);

  • Effetti personali e accessori per l'abbigliamento (es. fibbie di cinture, orologi e gioielli).

 

  • Sostanze volatili: vari composti presenti nell'ambiente e trasportati per via aerea sotto forma di vapori, gas, fumi, goccioline e particelle solide (es. fibre di vetro, profumi, cemento e polveri di legno).

  • Antibiotici (es. bacitracina e neomicina);

  • Antistaminici (es. difenidramina);

  • Anestetici (es. benzocaina);

  • Antisettici (es. thimerosal ed esaclorofene);

  • Stabilizzatori (es. etilendiammina e derivati).

 

  • Piante e sostanze vegetali: edera velenosa, colofonia (derivato dalla resina di pino), balsamo del Perù (linfa di una pianta del Sud America impiegata nell'industria farmaceutica e cosmetica) e polline di ambrosia.

 

Individuare con certezza l’allergene o gli allergeni che provocano la reazione allergica è il primo passo per risolvere la dermatite e per far sì che non compaia di nuovo.

A tale scopo è opportuno rivolgersi ad uno specialista dermatologo o allergologo che formula la diagnosi sulla base dell’anamnesi, cioè delle informazioni che siamo in grado di fornirgli al momento della visita, dall’esame obiettivo, o meglio dall’esame diretto della pelle, e dei test allergologici (test epicutanei o patch test).

Nel frattempo, però, per individuare la causa della dermatite, potrebbe essere utile fare riferimento al quiz sulla dermatite allergica da contatto.

Soffri di dermatite da contatto?

QUIZ

Se rispondi "sì" anche solo ad una delle seguenti domande, potresti soffrirne:

 

  • Stai adoperando creme emollienti o prodotti detergenti che contengono profumo, irritanti o addirittura allergeni? Anche se li hai sempre adoperati, potresti aver sviluppato allergia ad uno o più componenti in essi presenti. Prova a sostituirli con prodotti studiati specificatamente per pelli sensibili. Se poi, oltre a non contenere allergeni,  riequilibrano e nutrono la barriera lipidica cutanea, tanto meglio, visto che è la prima linea di difesa della pelle.

  • Hai provato a cambiare trucchi (cosmetici) o profumi recentemente? Alcune persone sono allergiche a sostanze presenti in questi prodotti.

  • Usi un piegaciglia o delle pinzette? Questi oggetti contengono nichel, che è una causa comune delle dermatiti allergiche da contatto. Il contatto diretto, seppur breve, con un piegaciglia o una pinzetta può causare la reazione allergica.

  • Ti strofini gli occhi? Se lo fai spesso, cerca di evitare questo comportamento. Il contatto indiretto con l’allergene può provocare lo sfogo sulla pelle del viso. Pensa che il nichel presente su una maniglia o sulle tue chiavi di casa può finire sul tuo viso mediante lo sfregamento con gli occhi. Viso e occhi, specie le palpebre, sono parti molto sensibili.

  • Usi smalto per unghie o indossi unghie finte/artificiali? Questi prodotti possono causare un'eruzione cutanea quando tocchi il viso, anche se non è presente una reazione sulla pelle delle mani la pelle del viso può reagire diversamente

  • Sei entrato in contatto con profumi (eau de toilette)?

Se hai risposto sì ad una o più domande, smetti di usare/indossare ciò che credi possa essere la causa delle tue eruzioni cutanee.

Sfoghi causati da gioielli, scarpe, abbigliamento e tanto altro:

  • Se lo sfogo compare dove la pelle è a contatto con gioielli, scarpe, guanti o con applicazioni sui vestiti come cerniere, fibbie, ecc. dovresti smettere di indossarli per qualche giorno. Se l’eruzione regredisce potresti avere un’allergia al metallo, alle tinture o a sostanze utilizzate durante la fase di finissaggio del tessuto.

  • Alcune persone sviluppano l’allergia ai gioielli che hanno indossato per anni (persino la fede!). La causa è spesso il nichel, metallo molto diffuso nei gioielli.

  • Applicare un profumo direttamente sulla pelle può provocare una reazione allergica, così come il contatto indiretto. Infatti, toccare un asciugamano, un cuscino o degli abiti sui quali è stato spruzzato del profumo può causare un’eruzione cutanea.

Eruzione cutanea ai lati del viso, sul collo o sul petto: